Intelligenza Artificiale l’uomo e’ solo e inutile?

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L’intelligenza artificiale, o elaborazione artificiale è , credo, la grande incognita di questo secolo.

Sembra quasi che ci si avvicini in punta di piedi, a volte preferiamo ignorarla.

Tutti i cambiamenti hanno sempre preoccupato e contemporaneamente dato speranza all’umanità.

Immaginiamo che l’AI dia nuove possibilità alla scienza, la useremo per sconfiggere malattie ora incurabili, per rendere piu’ facile la vita e l’esperienza con la tecnologia, per imparare di più, per risolvere problemi ad oggi irrisolvibili….oppure…e quell’oppure ci terrorizza, sarà in grado di modificarci, di modificare le nostre idee, le nostre scelte commerciali, e, cosa ancor più grave politiche, mettendo a rischio la tenuta democratica dei paesi.

Ci toglierà libertà? Come in un film distopico ci farà fare una fila chilometrica davanti a un negozio per comprare qualcosa, condizionati dalla sua potenza anche manipolatrice?

L’etica, che è un valore umano sostanziale dovrà in qualche modo estendere i suoi principi all’uso di questa innovazione!

Dobbiamo pensare e sperare che l’uomo sarà in grado di mettere in campo delle misure di controllo e gestione della AI, questa stessa frutto dell’ingegno umano.

Pertanto e’ auspicabile che si trovino gli strumenti per soggiogarla alla volontà umana.

La cosa importante è confrontarsi da subito su questo argomento, non solo tra esperti, ma anche nelle scuole, università, nella informazione dei media.

Consapevolezza, questa e’ la parola chiave per affrontare questo l’argomento.

Molti sono gli esperti in italia e nel mondo che si occupano costantemente di questo argomento, sul quale tornerò più avanti.

Tra i 38 maggiori esperti di Intelligenza Artificiale abbiamo eccellenze in Italia iniziamo da Paolo Benanti

Religioso francescano del TOR ha acquisito la sua formazione etico-teologica presso la Pontificia Università Gregoriana e ha perfezionato il suo curriculum presso la Georgetown University a Washington D.C. (USA) dove ha potuto completare le ricerche sulle implicazioni etiche nel mondo delle tecnologie. Svolge attività accademica come docente di etica delle tecnologie, neuroetica, bioetica e teologia morale presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma.

Vi lascio un suo intervento da un video di youtube

4 gennaio 2024                  by gattapazza


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5 risposte a “Intelligenza Artificiale l’uomo e’ solo e inutile?”

  1. Avatar Francesco METASONÌE
    Francesco METASONÌE

    Credo che tutta la questione di un’etica dell’intelligenza artificiale ruoti attorno ad un equivoco. Fondamentalmente si ha paura che la macchina possa raggiungere la sua “ singolarità “ ( e quindi divenire autocosciente ) e che in base ai suoi parametri etici possa anche agire contro di noi. L’equivoco è ( come sempre ) generato dal linguaggio. Se chiamassimo le cose con il loro nome ( cioè con un simbolo che rimanda alla realtà di quella cosa ) tutto l’argomentare su questa questione avrebbe preso un’altra direzione. Ciò che arbitrariamente abbiamo chiamato “intelligenza” altro non è che un insieme di automatismi protocollati ( o algoritmo se si preferisce ) di elaborazione dati per la risoluzione di un “input” .
    I nomi sono importanti, le parole sono importanti, esse costituiscono la base di una realtà il più delle volte senza la nostra attiva consapevolezza.
    Le parole sono “ energia “
    ( incantesimi a lento rilascio dico io ).
    Detto questo risaliamo all’assunto di base da cui parte tutta la storia: cosa è coscienza? Cosa è Intelligenza? Non credo ci sia ancora oggi una risposta certa per noi umani.
    L’unica cosa certa è la nostra capacità di scelta se affidarci a degli automatismi programmati da altri in base alle loro personali concezioni etiche.
    Nessun robot si sveglierà dicendo: io sono!
    Possiamo crederlo però…come crediamo a tante altre cose .

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    1. Avatar gattapazza

      Grazie del commento, utile il confronto, molto giusto e interessante l’attenzione sul linguaggio, sull’uso delle parole infatti ho scritto che il nome corretto più che intelligenza artificiale è elaborazione artificiale.
      Sì può certamente parlare di un algoritmo, avanzato molto avanzato, generalmente ho fiducia nel progresso, quello che mi crea perplessità è quali conseguenze può avere sulla informazione, o, disinformazione una tecnologia che può elaborare saggi, articoli etc. in una società che a volte viene travolta da fake news perché, la velocità della vita non consente di fermarsi a controllare una notizia.
      Non credo che una macchina potrà almeno per il momento avere una coscienza, ma può essere usata come ho già scritto per manipolare e influenzare il pensiero.
      Mi fa molto piacere avere avuto un tuo riscontro vista la fine capacità di analisi che ti contraddistingue.
      Grazie

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      1. Avatar Francesco METASONÌE
        Francesco METASONÌE

        Influenzare e manipolare è una antica attività umana ora sicuramente molto raffinata ed efficiente proprio grazie alla tecnologia…che però ha bisogno di una condizione basilare di partenza: l’isolamento! Ho fiducia che se riusciremo a salvaguardare la socialità ( quella reale….quella vera e diretta ) preferendola alla virtualità il progresso allora potrà aiutare l’umano cammino ( ci ho scritto pure una poesia tempo fa ).

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      2. Avatar gattapazza

        Completamente d’accordo, siamo esseri sociali e ancora necessitiamo di contatti fisici, ascoltare voci , guardare volti, d’accordo ancora di più che l’isolamento ci rende condizionabili.
        Direi una considerazione la tua ineccepibile.
        Se puoi farmi leggere la tua poesia mi farebbe molto piacere.

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      3. Avatar Francesco METASONÌE
        Francesco METASONÌE

        CON IL TUO CONSENSO

        È stato facile separarci,
        eravamo già chiusi
        in bolle velenose
        Le trasmissioni amniotiche che ci hanno resi amorfi
        ora schiumano nei gangli,
        nuovi mantra elettrici.
        sigillano le forme
        Una chimica inversa
        sprofonda gli orizzonti

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