Spes ultima Dea

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Dopo la pandemia, continuiamo a vivere con un disagio, percepito a volte in maniera importante a volte come un velo sull’orizzonte.

Dopo la pandemia appunto, dove in maniera innaturale ci siamo trovati ad avere paura di chi ci passava accanto, perdevamo amici, combattevamo con un mostro invisibile ma crudele, implacabile.

Chiusi in casa, stretti in regole dure, l’angoscia di morte ci camminava a fianco.

Cantavamo sui balconi, esorcizzavamo quella paura, non ci toccavamo più.

Abbiamo già dimenticato quel periodo?

Di certo non lo abbiamo dimenticato a livello inconscio, profondo.

E’ lì sotto la nostra pelle, è lì nel disagio degli adolescenti che l’hanno vissuto, è lì tra chi ha perso qualcuno che amava.

Le bombe in Ucraina, i palazzi devastati, i civili in fuga, i civili morti!!!

Poi appena abbiamo sentito che il Covid faceva meno paura una guerra, vicina,.

Tutte le immagini che ci scorrono davanti agli occhi rimbalzano dalla tv ai social.

Siamo in un’epoca storica nella quale puoi in tempo reale vedere l’orrore.

Orrore che si è replicato quando Hamas ha attaccato “civili” israeliani, e, poi la terribile replica di morte e distruzione per rivendicare il dolore delle vittime messa in atto da Israele, contro Hamas, ma che sta uccidendo “civili” palestinesi.

Una rivendicazione , che sta superando la “ritorsione”, è qualcosa di più, è qualcosa che non si sta fermando, portando i palestinesi in una striscia di terra, a sud della striscia, senza casa, senza nemmeno bagni chimici, senza ospedali, senza cibo ,senza futuro.

Siamo uomini e donne del “ fare” , non possiamo affidare il nostro futuro sulla speranza e basta.

Speranza che il mondo cambi che all’ improvviso una colomba bianca si elevi in cielo portando “ la pace”.

L’illusione anche comprensibile dei pacifisti e’ che l’uomo dia buono.

Temo non sia così, siamo una specie nata arrabbiata, da secoli, carica di aggressività, capace di odio e furore.

Guerra!!!!

Allora?

Soluzione?

Torniamo alla speranza , a quel tanto che c’è di bello nell’uomo quando è capace di empatia, di chinarsi su un vecchio per aiutarlo a rialzarsi, quando salva un animale da una tempesta, quando grazie alla scienza combatte malattie, quando abbraccia un amico nello sconforto…e anche quando pervicacemente scende nelle piazze senza temere di essere considerato ingenuo a rivendicare diritti traditi, giustizia , libertà e pace

Questa è la parte migliore e quasi divina dell’umanità, diamole forza , non lasciamo sole le persone che ci credono.

Scendiamo nelle piazze anche noi a rivendicare la speranza che ci spetta.

Se poi tutto questo può farvi sorridere, pensate che non vi riguarda non vi resta altro di continuare a seguire , qualche bella partita di calcio pensando che sì il mondo andrà avanti lo stesso, l’importante non è la cultura, la coscienza, l’importante sarà l’ultimo cambio di allenatore della vostra squadra, o l’ultimo outfit da indossare per un’occasione speciale…..o la location (termine che odio) di un evento mondano.

Che i poveri restino poveri o mangino brioches, che i bambini restino sotto le bombe ( mica è colpa vostra) , che il mondo finisca forse potrà essere un problema anche vostro.

by freecyrano


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Una replica a “Spes ultima Dea”

  1. Avatar Francesco METASONÌE
    Francesco METASONÌE

    L’empatia che muove al “ fare “ svela all’uomo il proprio essere.

    È una “corrente diretta” che si attualizza ( lo dico in senso aristotelico ) nell’unico modo possibile: a tu per tu. In quel momento ( quando si aiuta un vecchio, quando si salva un animale ferito, quando si abbraccia un amico in preda allo sconforto ….) si è benevolmente isolati da tutto il condizionamento che ci ha fatto credere, che ci fa credere e che ci farà credere ( perché è così che operano le forze oscure) di essere cattivi. Ed ecco che il vero discrimine , qui è tutto il lavoro: riuscire a isolarsi dal condizionamento continuo e liberare la propria natura di esseri divinamente amorevoli.

    Lo siamo perché sentiamo l’eco di questa prima voce in fondo al cuore. Se solo uscissimo dalla caverna ( di Platone) che crediamo essere il mondo….!

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