La comunicazione di massa,una delle prime sperimentazioni.

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1938 “La guerra dei mondi “

Provo a parlare di una delle mie passioni, la comunicazione , con le sue derivazioni,comunicazione di massa , persuasiva, purtroppo anche manipolatoria.

Siamo nel 1938, negli Stati Uniti, la radio era il mezzo di comunicazione più diffuso.

Tutte le sere un programma radiofonico che raggiungeva tutti, nelle case, negli uffici.

Tutte le sere sempre uguale , musica , il notiziario, l’andamento della borsa, il discorso di Roosvelt, che era solito parlare ai cittadini, attraverso la radio, che arrivava ovunque.

Tutte le sere la radio ripeteva la stessa comunicazione rituale e rassicurante.

Una sera l’incredibile Orson Welles, che già occupava uno spazio radiofonico serale fatto di musica, dalla classica al Jazz, notizie etc. intrattenendo un pubblico, quasi sempre lo stesso,trasversale a classi diverse, rompe..lo schema , la musica si interrompe all’improvviso, Welles con voce concitata e spaventata racconta un drammatico arrivo dei “marziani”negli Stati Uniti.

Panico ovunque, traffico impazzito,persone che svuotano negozi di alimentari per fare provviste.

Per la maggior parte degli esperti in quell’anno e in quel momento nasce la “comunicazione di massa” e ci si rende conto della sua potenza, di quanto e come penetri nella vita delle persone, la modifichi.

Le reazioni furono almeno di tre tipi diversi, la maggior parte delle persone credettero che quello che ascoltavano stesse realmente accadendo, con una distinzione, c’era chi ha pensato solo a ripararsi ,agli approvvigionamenti, altri cercarono di capire dove erano sbarcati se erano sbarcati, i “marziani”, cercando coraggiosamente di avvicinarsi al luogo dell’eventuale atterraggio.

Una parte non si mosse da casa e dall’ufficio, dubitando che quello che ascoltavano fosse vero.

Da questo episodio in poi, lo studio del funzionamento della comunicazione di massa ha fatto un balzo avanti, fino ai nostri giorni.

Si rilevo’ quanto potente fosse il mezzo ( la radio) , e, soprattutto la reazione dei riceventi la comunicazione.

Fino a quel momento si teorizzava un’omologazione del pubblico, facilmente condizionabile, in maniera pressoché indistinta.

A seguito di quella trasmissione shock, studiando in seguito

le varie reazioni, si comprese che una parte non subiva una comunicazione persuasiva, dividendosi tra chi cercava prove dei fatti e tra chi non aveva creduto all’invasione aliena e che la notizia fosse falsa, un racconto, oggi la chiameremmo (fake).

E’ l’inizio dello studio del funzionamento dei media e la ricaduta sul pensiero, sul giudizio, fino ad arrivare allo studio della manipolazione dell’informazione, per scopi legati al potere politico, finanziario o commerciale.

Il problema è che proprio gli esperti di questo tipo di studi sulla comunicazione, spesso, sono proprio coloro che conoscendo a fondo gli strumenti comunicativi e il loro funzionamento possano farne un uso spregiudicato e pericoloso.

Non è facile per nessuno di noi in un mondo dove le notizie si diffondono con grandissima velocità decriptare la realtà, anche chi ha strumenti culturali adeguati può essere il destinatario di una comunicazione persuasiva e manipolatoria.

Non posso nascondere una certa preoccupazione.

30 luglio 2024 🐈‍⬛ gattapazza


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7 risposte a “La comunicazione di massa,una delle prime sperimentazioni.”

  1. Avatar Francesco METASONÌE
    Francesco METASONÌE

    Preoccupazione più che legittima….da quel primo esperimento ad oggi la comunicazione è passata dall’essere in una sua parte consistente da modalità di trasmissione a strumento di profilazione.

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    1. Avatar gattapazza

      Esatto, tenendo presente gli studi fatti fino a quell’epoca, dove i media non erano pervasivi come oggi c’è il rischio come dici tu di profilazione, a quel punto la manipolazione è inevitabile, ci danno e ci dicono quello che vogliamo sentire , ci vuole un grande sforzo culturale, per avere un pensiero proprio , non importa se corretto o meno, ma quantomeno frutto di una elaborazione autonoma.
      Il mio timore è che non potremmo renderci conto del condizionamento.
      Scusa Francesco mi dilungo su questo argomento, ma come in premessa dell’articolo, e’ un tema che cerco di approfondire come posso.
      Ti ringrazio dell’attenzione, buona serata 🐈‍⬛

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  2. Avatar ziokos

    Hai ragione, molto faticoso non fermarsi all’informazione ufficiale comoda e persuasiva. Però quando hai visto una volta il meccanismo di manipolazione all’opera difficilmente lo accetti anche se, ripeto, sarebbe molto più comodo. Possiamo anche dire che l’11 settembre 2001 è stato uno spartiacque e da allora tutto il sistema mediatico è diventato mainstream arrivandoa dare notizie omologate e omogenee talvolta usando le stesse identiche parole in tutto il mondo occidentale. Buona serata miao🐈‍⬛

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    1. Avatar gattapazza

      Sono d’accordo su tutto, e’ solo molto faticoso cercare la verità o qualcosa che le si avvicini, camminiamo con una piccola luce che a volte non riesce a illuminare tutto.
      Ma già provare a fare lo sforzo e’ una grande cosa.
      Miao 🐈‍⬛ buona serata a te!

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  3. Avatar almerighi

    Talmente clamoroso che se ne parla ancora, pensare che Welles lesse un passo da La guerra dei mondi: la radio era il mezzo più diffuso all’epoca e i nazisti se ne erano accorti anni prima, tanto che favorirono la messa in commercio di una radio dal prezzo alla portata anche anche delle classi meno abbienti e Goebbels ci andò a nozze. Ciao

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    1. Avatar gattapazza

      Come dici tu i nazisti se ne erano accorti, il potere usava e usa purtroppo gli strumenti della comunicazione, per il proprio interesse , infatti la comunicazione deformata dal potere diventa propaganda, oggi che i media sono invasivi, la propaganda ben studiata da esperti, produce voti e consenso.
      Questo mi spaventa!

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      1. Avatar almerighi

        La famosa politica fatta a suon di sondaggi

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