

SIAMO GIÀ OLTRE
Siamo già oltre le chiare premesse e promesse di una svolta autoritaria e antidemocratica.
In campo internazionale Trump è passato dai proclami alle vie di fatto, minacciando sanzioni economiche contro tutti, Europa compresa. E anche contro il Canada, ricompreso in un delirante progetto di annessione agli USA insieme al Messico. Stretto di Panama e Groenlandia sono in stand by.
Modificare frontiere, creare annessioni non è propriamente il massimo per il DIRITTO INTERNAZIONALE e per l’ordine mondiale scaturito dal 2°conflitto mondiale.
Da noi questo attivismo arrogante sta facendo vacillare gli entusiasmi per gli esiti dell’elezione americana.
Le aziende esportatrici italiane tremano.
La figura della Meloni si carica di responsabilità inedite. Proprio lei che ha caldeggiato l’ascesa di Trump ora è in difficoltà per i dazi minacciati dallo stesso Trump, da lei così fortemente sostenuto.
L’eventuale ruolo della Meloni in veste di mediatrice tra la furia dazista di Trump e l’Europa non è sicuro.
Considerate le intenzioni dissolutorie del presidente verso la Comunità Europea, Meloni al massimo potrebbe spuntare qualcosa per l’Italia in una trattativa bilaterale, che confermerebbe il disegno dissolutorio trumpiano.
Trattative biletarali tra ogni singolo stato europeo e gli USA significano infatti proprio il disconoscimento americano della Comunità Europea e il desiderio-obiettivo di frantumare la Comunità stessa.
Ma tutto questo indica una verità già nota. Non può esistere un’ INTERNAZIONALE SOVRANISTA poiché ogni stato sovranista è in concorrenza con gli altri stati, stati sovranisti compresi.
L’ INTERNAZIONALE SOVRANISTA è una realtà virtuale solo declamabile. Questa è la verità.
Ogni governo SOVRANISTA, in questo caso europeo, è contro
gli altri. Solo in temporanea alleanza contro la Comunità Europea. Tutti uniti contro la Comunità e, sotto sotto, in guerra tra di loro.
Le Destre italiane devono maneggiare la patata bollente Trump, sovranista americano, dopo averlo osannato e richiesto, poiché un minuto dopo la sua elezione, Trump sta facendo il suo “lavoro” promesso.
Questa è l’intima contraddizione di ogni sovranismo.
Per cui da oggi stesso dobbiamo cercare di salvarci dalla prepotenza arrogante ed egoistica di questo soggetto che le Destre hanno sperato e voluto diventasse presidente USA.
Poi, in campo nazionale la musica non cambia.
L’ultima novità è la grottesca critica di un esponente della maggioranza non a un esponente della minoranza, non a un partito della minoranza, a niente di tutto questo. No!
La critica è stata rivolta alla prestigiosa Fondazione GIMBE, diretta da Nino Cartabellotta, che si occupa del mondo della medicina, per aver evidenziato nei suoi periodici report, nella fattispecie in questione il problema delle inadeguate e carenti misure per la lotta contro le LISTE DI ATTESA intraprese dal governo Meloni.
Cioè una critica a un’istituzione scientifica per le sue attività scientifiche e il suo report non graditi dal governo.
Siamo già oltre!!
3 febbraio 2025 Penna a sfera🖊


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