Articolo di Penna a Sfera 🖊

Immagine generata con AI
L’ “errore” concettuale, comodo e deresponsabilizzante, che i governi di mezzo mondo stanno più o meno consapevolmente facendo su GAZA è considerare quel conflitto un conflitto normale.
Cioè quello di due eserciti che si affrontano con il tristissimo rosario di morti e feriti da ambedue le parti.
Per GAZA non siamo in questo scenario.
A GAZA è in corso un orrendo tiro al piccione su circa duemilioni di persone che chiuse in gabbia e senza possibilità di fuga subiscono bombardamenti, tiri di artiglieria, lanci di missili, distruzione di ospedali, già precari di loro, blocco dell’ingresso di derrate alimentari, di farmaci.
Molti se non muoiono per le attività belliche, muoiono per fame, per mancanza di farmaci e di strutture ospedaliere.
Ed ancora sono costrette a continui spostamenti di chilometri e chilometri su ordine dell’esercito israeliano. Evacuazioni disposte per bombardare zone con segnalata presenza di uomini di Hamas.
Ma quel motivo è sempre vero?
O c’è il malcelato obiettivo di rendere, se possibile, ancora più difficile la vita a persone già sfinite e segnate gravemente nello spirito e nel corpo.
Questa non è una guerra, questo è un tiro al piccione, questa è una strage, è la distruzione scientifica del popolo palestinese, prevedibilmente fino alla sua completa soppressione o per i sopravvissuti alla loro violenta deportazione.
E il criminale “ERRORE” dei governi è un errore di merito.
Se si trattasse di una guerra la diplomazia agirebbe di norma con le modalità note. Contatti, mediazioni, trattative, vertici, incontri.
Ma questa non essendo ormai più una guerra ma una strage di civili, un massacro, un genocidio, una distruzione attuata anche con l’arma della fame, della grave penuria di farmaci e della assenza di ospedali, NECESSITA di un salto di qualità rapido e immediato nell’azione dei governi per bloccare nel più breve tempo possibile la carneficina.
Ci sono gli strumenti. Quello che manca è una volontà politica.
E le manovre delle cancellerie si nascondono dietro il criminale equivoco del trattare la STRAGE come una GUERRA.
Non è così. Non è proprio così!
Tutta la STRISCIA DI GAZA è 48 volte più piccola del Lazio, ma con un numero di abitanti che sono circa la metà del Lazio.
Una densità quindi impressionante.
Possibile che veramente non si possa fare niente su un territorio così minuscolo.
Ognuno pensi la soluzione che gli sembra più indicata.
Intanto blocco degli armamenti al governo Netanyahu.
Un segnale chiaro e concreto.
5 giugno 2025 🖊Penna a sfera


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