Prima che sia troppo tardi

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Articolo di Penna a sfera🖊

Prima che sia troppo tardi si deve progettare un modello di stato.

Il Capitalismo è giunto ad una fase di impazzimento.

La presidenza Trump non è un’anomalia. È la fase estrema della legge del mercato in cui la democrazia diviene un impaccio. Conta la forza, l’arbitrio, per raggiungere un obiettivo che è economico e politico allo stesso tempo.

Il completo sganciamento dell’economia dalla politica conduce a forme di stato autocratiche e a tecnoautocrazie, alla lunga fallimentari e conflittuali in politica nazionale e internazionale.

Il Comunismo storico già tramontato è degenerato in forme statuali reazionarie e autocratiche in cui si è sviluppato un Capitalismo lontano dal liberalismo e dalla democrazia. Questo specie in Cina. Seguita con varianti oligarchiche dalla Russia.

Il resto dei paesi, genericamente ascrivibili all’area BRICS ha caratteristiche borderline, non facilmente individuabili.

Nella sostanza il punto è che non esiste quasi più un modello statuale che coniughi, libertà, democrazia, welfare, rappresentanza delle classi sociali popolari, difesa del lavoro, economia con funzione sociale (come recita la nostra Costituzione).

Partendo dalla situazione italiana e per molti versi europea possiamo fare considerazioni valide per entrambe.

L’astensione dal voto non indica solo una sfiducia nella politica, che appare scavalcata dagli interessi economici, ma soprattutto indica il crollo di una RAPPRESENTANZA POLITICA degli interessi di cui sono portatrici le classi popolari.

Che a questo punto sono letteralmente senza POTERE poiché orfane dei possibili rappresentanti.

Chi rappresenta il popolo oggi?

Intendendo i lavoratori precari e quelli più garantiti, i disoccupati a vario titolo, i cassaintegrati, gli sfruttati delle cooperative, delle ditte appaltanti, subappaltanti.

Intendendo anche i pensionati sempre più in difficoltà, i cittadini orfani di un SISTEMA SANITARIO NAZIONALE al collasso, che produce disservizio, lunghe liste di attesa e prevedibili decessi per ritardate cure.

Intendendo anche, in questo caso, le professionalità della Sanità Pubblica (medici, infermieri, tecnici, riabilitatori etc) maltrattati dallo stato e ridotti a lavorare con difficoltà ogni giorno. Specie nei Pronto Soccorso che sono l’apice del dramma.

E allora torno a chiedere: CHI RAPPRESENTA IL POPOLO OGGI? Tutto questo popolo in tutte le sue declinazioni e trasversalità?

Chi rappresenta le centinaia di migliaia di giovani operai, ma anche professionisti, compresi medici e infermieri, che emigrano costantemente?

E chi rappresenta il già fu CETO MEDIO ormai ridotto a CETO BASSO?

È ormai questa della mancata RAPPRESENTANZA una miscela esplosiva, una bomba sociale, che la DESTRA ha cercato e cerca di disinnescare con le sue politiche di annunci roboanti e “tranquillizzanti” allo stesso tempo.

Un’operazione di narcosi collettiva e di traslazione delle speranze su illusorie prove di forza e di autorità o autoritarismo repressivo, capaci finora di mantenere una presa sul popolo.

A questo punto l’unica prospettiva che vedo è quella di una proposta politica capace di ridisegnare le caratteristiche di uno stato in cui stiano al centro di tutto la RAPPRESENTANZA effettiva del popolo, l’ascolto dei suoi bisogni, la ripresa di uno stato sociale con welfare reale, i diritti a partire da quello costituzionale alla salute, la difesa del SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, il drastico ridimensionamento della Sanità Privata, la Scuola, l’Università.

Inoltre un Piano Industriale tuttora latitante.

In altre parole occorre una VISIONE di società capace di tradursi in un progetto.

Non serve infatti, come fanno alcuni partiti di sinistra, contestare il governo su questo o quel punto.

Serve una PROPOSTA che dia l’idea di un percorso da fare con obiettivi da raggiungere.

Questo deve fare la Sinistra.

Fare la Sinistra, cioè fare quello che il popolo le chiede da tempo e che anni fa si stancò di chiedergli.

Nascosto e nemmeno tanto, c’è tra gli astenuti del voto, proprio quel popolo. Pronto a tornare all’esercizio del voto se ci fossero un progetto e dei partiti credibili.

Anziché rosicchiare voti al Centro, la Sinistra dovrebbe riattivare i voti ibernati nell’astensionismo.

Vogliamo chiamare tutto questo il SOCIALISMO del XXI secolo?

Comunque o forse. MA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

8 luglio 2025 Penna a sfera🖊


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4 risposte a “Prima che sia troppo tardi”

  1. Avatar Topper Harley

    Fondamentalmente sono d’accordo su tutto. A maggior ragione se penso al calibro di personaggi quali Berlinguer che hanno spostato le masse e che non ci saranno più, proprio perché è cambiato il contesto economico globale.

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  2. Avatar almerighi

    Il modello di stato in Italia esiste, ed è tratteggiato molto bene nella nostra costituzione. Purtroppo però abbiamo una classe politica impraticabile che ha reso lettere morte i dettami della nostra costituzione minandola con leggi del tutto ingiuste e incostituzionali

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  3. Avatar almerighi

    Ps. trump è un imbecille e si sta già seppellendo con le sue stesse mani

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    1. Avatar Penna a sfera
      Penna a sfera

      Concordo totalmente. E del resto la situazione si era evidenziata fin dall’inizio. L’imbecillità di Trump risalta ogni volta che lui denuncia i suoi fallimenti attribuendoli ad altri.

      Ora arriva a dire che Putin dice solo stronzate. Fà l’offeso mentre l’insuccesso della pace in Ucraina è il risultato del corteggiamento a Putin, della confusione strategica e della reale volontà di pace. Ciao Flavio. Grazie del commento e una buona serata.

      Piace a 1 persona

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