Quali sono i tuoi animali preferiti?
I gatti!
E anche gli altri!
Scontato, visto il mio nick, eppure il rapporto con gli animali, tutti, e’ iniziato quando ero piccola.
Ho raccontato la mia storia di bambina sola.
Figlia unica, madre malata per 15 anni, un padre che lavorava molto.
Spesso ero a casa sola, mio padre riposava, lavorava di notte.
Lunghe giornate a sette anni avevo la casa piena di libri con immagini di animali, leoni, cani, giraffe, squali.
Ero innamorata di qualsiasi animale e ne avrei voluto uno, mi serviva compagnia.
A scuola rapporti difficili, ero la “figlia della matta”, i bambini sono crudeli si sa.
Allora il mio mondo si riempiva di animali immaginari, pupazzi, cani finti, pelouches.
Poi iniziai a adottare insetti.
Coccinelle, farfalle, piccoli ragni, che mettevo in delle piccole scatole, scrivevo il loro nome sulla scatola, li mettevo sul comodino vicino al letto.
Mi tenevano compagnia, davo loro da mangiare cose improbabili.
Avevo sette anni, non mi rendevo conto che a loro nuocevo.
Mio padre si era reso conto di questo, allora, un cane per me che spesso ero sola e lui lavorava tanto sarebbe stato difficile da gestire, decise per un gatto.
Me lo porto’ in una piccola scatola di scarpe, un gattino tigrato piccolo.
Quando ho aperto la scatola sono rimasta senza fiato, ho gridato, abbracciato mio padre e da quel momento quel gatto che mio padre aveva chiamato “Orazio” e’ stato amico, fratello, consolazione, il mio guardiano quando dormivo.
Da quel momento fino ad oggi non ho mai vissuto un giorno senza uno o due gatti.
Non potrei farne a meno.
Ora che sono grande e pure tanto, la notte metto una copertina sul bordo del letto.
Per addormentarmi devo sentire il letto tremare perché Lucreziona , con i suoi otto chili, sale e si mette a dormire ai miei piedi.
Lei adora mio marito,ma dorme vicino alle mie gambe, credo che abbia capito che ho bisogno di lei.
Io mi sento rassicurata dal suo sederone che sento vicino ai piedi, ancora oggi.
Poi ogni animale mi fa innamorare, il golden retriever dei vicini dell’ultimo piano, lo incontro nell’ascensore e sono abbracci e frustate con la coda.
Ho cugini in campagna resto per un tempo infinito a guardare il maremmano, i gatti, galline e oche, la loro cavalla pigra.
Se scrollo Instagram mi fermo su video del National Geographic, perché quel legame con gli animali non si è mai interrotto.
Scrivo di loro, racconti, storie, riflessioni.
Un’amica mi dice che sono “panteista”, nella natura e negli animali sento il legame col divino.
Non saprei rispondere, ma niente è più bello che mettere la testa vicino alla testa calda e vellutata di Lucrezia, chiudere gli occhi e sentire le fusa.
Il più bel concerto che io possa ascoltare.
23 novembre 2025 🐈⬛gattapazza


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