
Rimbalzano vivi e vibranti sugli schermi dei TALCO show (per quanto trucco usano) i faccioni, le facce, le faccette di chi implora un biglietto per l’Europa. Imploranti anche nei cartelloni e nelle pubblicità elettorali dei bus e delle metro. È un grido di dolore!! L’otto e il nove giugno questa querula umanità candidata non vuole altro che andare a Bruxelles o a Strasburgo. Non al mare, non sui monti. Finalmente bussare alle porte parlamentari, scegliere il posto più comodo a sinistra o a destra, (era bello nei vecchi cinema l’ausilio della maschera con la lampadina per trovare il posto). Un po’ di sforzo ancora e poi giù spaparanzati a conoscersi, salutarsi, informarsi sul quantum della prebenda e poi fare colazione pranzi e cene.
Vi sfugge un particolare? No, non vi sfugge!! Non ve l’hanno proprio detto!
Nessuno ha parlato di programmi elettorali per l’Europa! Di tutto il resto sì
Della stampa (ad esempio) birichina e critichina sì . Stesse zitta!!
Vi risparmio un restante elenco di banalità.
Del resto non basta la volontà di entrare in Parlamento a giustificare “VOTA ANTONIO, VOTA ANTONIO LA TRIPPA? Totò, grande Totò!!
Per me no!! Credo, per tanti, no!! Per loro, per i vacanzieri europei sicuramente sì.
Così va il mondo!!
8 giugno 2024 by Penna a sfera

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