Ciak si gira (2)

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“Il miglio verde”

Scena interpretazione di “Michael Clarke Duncan” 1957 – 2012

Potrei condividere una recensione su questo film, mi sembra naturale invece parlare di quello che io come spettatrice ho provato nel vedere “Il miglio verde”, di Steven Spielberg.

Difficile, almeno per me dimenticare questo film, il senso cupo di angoscia che provavo, di disagio.

Si sentiva in quell’ambiente carcerario dove l’unica uscita era la morte (la pena di morte) un’atmosfera opprimente, sconsolata, dove si susseguivano immagini tenere e orrende di grande dolore.

Un’umanità sola sconsolata, dolorante, e, quel dolore ti entrava dentro.

Mi capita a volte di provarlo quando mi rendo conto di questa umanità tutta che si ripiega su se stessa, nei soliti riti, la guerra, l’odio, la solitudine.

In questo film gli uomini sono soli, soli con le loro paure.

La morte è orribile in quel luogo, non che fuori sia bella ma nella vita reale proviamo a dargli un senso perché fa parte della natura umana e ci rassegniamo.

Ma in quel carcere, nel braccio della morte , la fine è certa, una morte di cui i detenuti sono consapevoli che arriverà.

In quel luogo come capita se trovi un sole nel deserto, esce anche la parte migliore dell’essere umano, lì dove di umano non c’è niente.

Paul Edgecomb (Tom Hanks )sovrintende al braccio della morte nel penitenziario di Cold Mountain insieme ai suoi colleghi.

Per accompagnarli nella stanza dell’esecuzione lungo un corridoio verde , il colore del miglio verde da cui il film prende il titolo.

Si avvicendano nel film personaggi sadici e odiosi, altri di grande sensibilità.

Lo stesso Paul vive emozioni forti, evidenzia in alcune scene la sua empatia, la sua umanità irrompe in maniera luminosa, piange, si commuove.

Lì dove tutto è disumano , lui riesce a conservare umanità.

La scena che propongo è molto conosciuta.

Tra i condannati c’è John Coffey, un omone di colore alto più di due metri giudicato colpevole dell’omicidio di due bambine, interpretato dall’attore “Michael Clarke Duncan” 1957 – 2012.

Un omone di colore ,forse un assassino, ma di una sensibilità estrema, un personaggio quasi mistico.

John, oltre a preoccuparsi degli altri, sente il dolore del mondo, lo assorbe per curarlo, tanto che l’agente Paul dubita della colpevolezza dell’uomo rispetto al reato che gli veniva contestato.

Nella scena proposta il suo discorso imponente, tutto il dolore del mondo in quello sguardo, in quelle lacrime, in quel “sono stanco”.

Magistrale la sua recitazione e quella di Hanks, tanto da averla resa per me indimenticabile.

Questo film è stato considerato, a ragione, una denuncia di Spielberg contro la pena di morte, che negli Stati Uniti c’è e ci resterà ancora per molto.

24 agosto 2024 🐈gattapazza


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8 risposte a “Ciak si gira (2)”

  1. Avatar luisa zambrotta

    E’ un vero capolavoro!

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    1. Avatar gattapazza

      Credo di sì Luisa, 💖🐈‍⬛

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      1. Avatar luisa zambrotta

        👌⭐⭐⭐⭐⭐

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  2. Avatar almerighi

    gran film, quanto mi piacque!

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    1. Avatar gattapazza

      Sono quei film che lasciano una traccia profonda (almeno per me)
      Grazie Flavio.🌹🐈‍⬛

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  3. Avatar silviatico

    Un film che stimola passioni forti ed emozioni indimenticabili.
    Grazie

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    1. Avatar gattapazza

      Si, concordo 💖🐈‍⬛

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  4. Avatar worldphoto12

    BUONA DOMENICA

    Piace a 2 people

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