
L’ATTIMO S-FUGGENTE
Nel senso che lo lasciamo sfuggire noi. Quando invece l’attimo è fuggente, significa che ha un suo proprio e intrinseco movimento di fuga. Se sommiamo il fuggente con lo sfuggente comprendiamo il dramma in corso. Nei colloqui di pace israelo-palestinesi nessuno sembra cogliere l’attimo, di suo fuggente e se lo fà sfuggire di mano. Quanti attimi sono fuggiti e sono sfuggiti in queste estenuanti, inconcepibilmente lunghe trattative. Quante opportunità di ripristinare condizioni umane in Terrasanta fuggite, sfuggite, perse irrimediabilmente. A Roma fà caldo. 35,36,37 gradi di massima. Ci lamentiamo e spariamo ( nel senso di scomparire) nei centri commerciali, oasi di refrigerio o in casa ben climatizzati. A vedere lo strazio psichico e fisico della popolazione trascinarsi tra polvere, terreno riarso, caldo opprimente, a piedi, su carrozzine gli invalidi anziani, penso alla perdita del senso di cura per il genere umano e le singole persone. Carico sulle singole persone quasi per toccarle sentire i loro vestiti, il sudore, la fatica, l’orrore quotidiano e orario, in cui cessano i punti di riferimento, cessa la speranza di una fine del dramma. Se la vita di noi italiani è segnata dalle liste di attesa per le cure, dal lavoro mancante, dalla crisi economica, eppure siamo o dovremmo essere nel primo mondo, che dire di questi sciagurati in cui tutto il disagio e il dolore si moltiplica per 1000, 10000,100000. Come minimo. E gli attimi continuano a fuggire e sfuggire dalle mani dei trattanti che dovrebbero afferrarli con la forza e la disperazione di quella povera gente.
Quanti di loro sognano la nostra normalità! Cioè poter lavorare e la sera cenare al tavolo della cucina. Poi lavarsi i denti, andare in bagno. Trovare un letto per dormire.
Poveri, semplici, ma fondamentali atti della vita quotidiana.
Ma perché allora i trattanti non trattano? Innanzitutto perché loro non sono quella povera gente!
Poi perché ci sono interessi geopolitici, economico-finanziari che se non ben tutelati bloccano tutto.
Ma prestate attenzione ad un altro punto, ad un’altra ragione.
Il Fondamentalismo religioso da ambo le parti sta innervando la politica già. da tempo. E il Fondamentalismo non si cura del dolore, dei morti, anche bambini, dei feriti, dei mutilati. Esso si cura solo della sua IDEOLOGIA dei suoi PRINCIPI che inevitabilmente nascono da una lettura fondamentalista, letteralista dei TESTI SACRI la cui comprensione viene talmente deformata da arrivare a rigidità, conflitto, violenza morte in nome di Dio e a falsificazione della realtà.
Come occidentali e come cristiani non siamo esenti da questa spaventosa dinamica.
Il gruppo evangelico fondamentalista nordamericano dei CHRISTIANS UNITED FOR ISRAEL è convinto, dalla sua lettura della Bibbia, che il ritorno degli ebrei in Palestina, rafforzato dalla creazione dello Stato di Israele, sia il SEGNO di una imminente FINE DEL MONDO. Per cui ogni conflitto, ogni guerra sembra favorire questo esito apocalittico. Sono perciò contenti!!!
Da leggere in merito a questo argomento un articolo pubblicato su “L’Internazionale” di cui riporto il link
La destra evangelica americana da tempo influenza la politica statunitense, elezioni presidenziali comprese.
Ma a questi cristiani volete che importi qualcosa delle vittime di entrambe le parti? Dei morti, dei feriti, dei mutilati, della distruzione? Per loro sono solo DANNI COLLATERALI perché il loro obiettivo è che venga la FINE DEL MONDO e il compimento della Scrittura così come la comprendono.
Attimi fuggenti, attimi sfuggenti, attimi comunque persi.
27 agosto 2024 Penna a sfera🖊

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