
Foto di paoladark
L’ho aspettato, tanto!!!
Fin da bambina, quando l’estate diventava sole e monotonia aspettavo l’arrivo del temporale.
Mi piaceva sedermi in terrazza, annusare l’aria, sentire le folate fresche di vento che lo precedono, guardarne l’evoluzione.
Quando ho potuto l’ho sempre fatto.
Dei ricordi compaiono vividi, quando, ancora ragazza e molto giovane, mi sedevo in terra sul balcone con il mio dolcissimo gatto rosso Rambo, che di Rambo aveva poco tanto era buono, seduto accanto zampe anteriori allineate, coda distesa.
Restavamo così una accanto all’altro ad annusare l’aria e io lo imitavo, quando vedevo le sue piccole narici dilatarsi, il naso puntato in aria a seguire il vento.
Socchiudeva gli occhi Rambo, perché credo provasse piacere in quel momento e io con lui.
Godevamo di quel momento “nostro”, lo guardavo e mi guardava i suoi occhi verdissimi mi raccontavano qualcosa di antico e magico che lui sentiva nell’aria e io con lui.
Poi il lampo, il bagliore improvviso , di seguito il tuono forte e altri sempre più forti, Rambo non aveva paura e nemmeno io.
Attendevamo nel pieno del brontolio del cielo l’arrivo dell’acqua, non avevo paura ero con lui, se la natura che lui rappresentava non temeva nulla nemmeno io temevo.
In quel momento il legame tra me e il mio amico gatto era speciale, due viventi, su un balcone con la tempesta in arrivo, che a noi piaceva, piaceva tanto.
Tutta questa tensione bella , i profumi il vento ,i tuoni e poi lo scroscio dell’acqua che scuoteva alberi, lenzuola lasciate purtroppo ad asciugare che non si sarebbero asciugate, foglie che volavano e noi, fermi, immobili, stregati da quel momento.
Rambo stringeva gli occhi chiudendoli come se volesse annusare con tutto se stesso quel momento.
Lo facevo anche io.
Mi sentivo libera!!
Se la libertà avesse un rumore per me sarebbe quello di un temporale, perché come il temporale la libertà tuona, travolge, bagna la terra e le da vita, bagna gli uomini e forse dà vita anche a loro, irrompe nella vita senza chiedere permesso, la libertà come il temporale non chiede permesso.
E io mi sentivo viva e parte di quel momento, parte di quella natura arrabbiata e vera, inarrestabile e bella.
Rambo da molti anni non c’è più, ho una gatta fifona e bellissima, che ha paura del temporale.
Ma io sono qui sul terrazzo, su una sedia a respirare il nuovo temporale che arriva, anzi sta arrivando, ora come allora gli anni sono spariti torno quella ragazza seduta a terra col gatto rosso.
Respiro a pieni polmoni pioggia e libertà, libertà e pioggia, che sono qui a ricordarmi che sono viva.
13 settembre 2024 🐈gattapazza

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