
Ogni volta ci si conta, la mia impressione è che ogni volta ci siano meno persone.
La piazza non coinvolge come dovrebbe, non interessa.
Eppure la pace ci interessa, ci fa orrore la fredda conta dei morti, delle migliaia di bambini massacrati.
Ma credo ci sia una disillusione, ci hanno convinto che non contiamo, allora nemmeno “ci contiamo” e in piazza non ci andiamo.
A che serve?
La mia opinione è che tutto serve per arrivare alla pace.
Un cambiamento culturale, la scuola, il buon giornalismo, la musica, la poesia, la scrittura.
Tutte le voci devono essere ascoltate , più sono le voci più il rumore da fastidio ai potenti.
Ma si dovrebbe cominciare anche con il camminare insieme nelle strade , con mille bandiere, per far diventare tuono anche la voce di chi cammina.
Eccoli i pacifisti ingenui, trattati con sufficienza da chi si sente pragmatico e realista e li guarda sorridendo.
E resta a guardare, nemmeno una penna per ribellarsi alla guerra data per scontata.
Ma non importa, qualunque sia il risultato conta aver provato a fare qualcosa, non saremo alberi ma cespugli come diceva M.L.King.
Mi auguro che questi cespugli diventino fastidiosi, molto fastidiosi.
26 ottobre 2024. 🐈⬛gattapazza

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