Immagine generata con AI
No, non è la canzone famosa di Guccini.
L’avvelenata oggi sono io.
Mi sveglio presto, ho tempo per riflettere, non sempre scrivo le cose sulle quali rifletto.
Ho pensato che un blog può essere anche questo, se non basta un diario, se si vogliono fissare i pensieri, se si vuole anche aprire una strada per comunicare, questo luogo non fisico, può essere uno spazio utile.
Finché mi andrà, perchè chi mi conosce sa che ho dei cambi di rotta repentini e improvvisi.
Potrei chiudere questo blog tra un’ora o tra dieci anni , chissà!
Altrimenti avrei scelto un altro nick “gattabuona, gattabella, gattabianca, gattacosicosì”, se ho scelto “gattapazza” ci dovrà pure essere un motivo.
Il titolo “l’avvelenata” è frutto di alcune riflessioni, l’alba mi aiuta.
Ricordo sempre che sono riflessioni e non pontificazioni, perché dall’alto della mia olimpica visione🤣 non credo di aver ragione su tutto.
Da qualche giorno sto sperimentando che non voglio più piacere a tutti, ovviamente non parlo del blog, (anche se lo sperimento anche qui), soprattutto parlo di tutto quello che mi accade fuori dal blog.
Sono un’emotiva, un’impulsiva, se un amico supera una malattia e me lo comunica posso anche piangere.
Sono una “sentimentalona”, se per questo si intende che le emozioni spesso mi sopraffanno.
A volte mi vergogno di esporre le mie emozioni, non mi vergognerò più.
Perché questa viene considerata una debolezza, perché non sono al passo con i tempi.
Spesso vengo “perculata”, mi si consenta il francesismo.
Non sono al passo con i tempi, evidentemente.
Invece sono al passo con i tempi i “cinici”, perché l’essere cinici viene confuso con l’essere ruvidi e realisti, persino più intelligenti degli altri.
I cattivisti, che sono i fervidi oppositori dei “buonisti”, categoria (per me incomprensibile), alla quale secondo alcuni, ma non secondo me, appartengo.
Le categorie sono quelle dei prodotti dei supermercati e li identificano, i pensieri umani non sono sul banco del supermercato, pertanto infilarli in categorie è una semplificazione perniciosa.
Sono al passo con i tempi i solitari, non quelli che amano ritagliarsi momenti di sana solitudine, ma quelli che non sopportano gli esseri umani, allora entrano nel loro olimpo e dall’alto ovviamente annunciano il loro verbo assoluto, ma poi a chi lo annunciano se detestano l’umanità?
Sono al passo quelli che tirano fuori i denti, battono i pugni sul petto per intimorirti, dimenticando che questo atteggiamento preistorico magari va un po’ modificato nell’era digitale.
Le caverne sono state abbandonate da un pò , ma qualcuno non se n’è accorto.
Sono al passo quelli che di fronte a ideali e speranze , ti guardano dall’alto in basso, considerandoti la pacifista tonta, l’idealista ancora più tonta, l’illusa cronica e ingenua.
Poi succede che mi stanco e mi avveleno, qualche volta mi arrabbio, non ho un buon controllo sulla rabbia, anche se non ho mai fatto male a nessuno.
Ma mi incazzo, (vabbè è giornata di francesismi), e mi dico, visto che ho superato le incertezze dell’adolescenza da un po’, che devo fare uno sforzo in più.
Lo sforzo sarà quello di togliere la correttezza, a volte esagero nel voler essere corretta, di togliere il velo ed esprimere esattamente quello che penso che nella maggior parte dei casi sarà sbagliatissimo.
Ma siamo frutto della nostra vita e delle nostre esperienze, questo si deve vedere, non lo si deve nascondere.
Non posso e non voglio tradire me stessa in futuro, questo sarà il mio lavoro.
Mantenendo ovviamente un comportamento che in rete io trovo più che doveroso, non insulto, non offendo, non entro in battaglie virtuali, semplicemente non mi interessa, lo stesso vale per il mondo non virtuale.
Pronta al contraddittorio educato sempre , al confronto sempre, allo scontro “MAI”.
Soprattutto per piacere agli altri non tradirò mai quello che penso, diventerò antipatica, questo mi dispiace, perché mi piace comunicare con amici e conoscenti , cosa che sto provando a fare anche sul blog.
Ma sono pazza e tant’è che questa parte prenda vita.
1 dicembre 2024 🐈gattapazza
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