storia, musica, film, immigrazione
Bartolomeo Vanzetti e Ferdinando Nicola Sacco, erano due emigrati italiani negli Stati Uniti.
Erano anche impegnati nell’attivismo politico anarchico.
Sono stati condannati e giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 in quanto ritenuti colpevoli dell’omicidio di due persone durante una rapina.
Molte furono le proteste per quella condanna ritenuta ingiusta e condizionata da un forte razzismo nei confronti degli immigrati italiani.
Michael Dukakis, il governatore del Massachusetts nel 1977 , confermò che nel processo c’erano stati errori importanti , riabilitando la memoria dei due italiani anarchici, uccisi innocenti.
Nel 1971 nelle sale venne programmato il film di Giuliano Montaldo Sacco e Vanzetti con Gian Maria Volontè e Riccardo Cucciolla, che racconta la storia di Nicola e Bartolomeo, Morricone compone e Joan Baez canta l’indimenticabile ballata “Here’s to you”.
Here’s To You
Here’s to you, Nicola and Bart
Rest forever here in our hearts
The last and final moment is yours
That agony is your triumph
Questo È Per Voi
Questo è per voi, Nicola e Bart
Riposate in pace nei nostri cuori
L’ultimo e finale momento è vostro
Quell’agonia è il vostro trionfo
👉Penso sia utile riportare un documento :
Relazione dell’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani
negli Stati Uniti, Ottobre 1912
“Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti”. “Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano non solo perchè poco attraenti e selvatici ma perchè si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando
le donne tornano dal lavoro”.
“I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali”.
“Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa
prima relazione, provengono dal sud dell’Italia”.
“Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione.
Per chiudere le parole di Bartolomeo Vanzetti
“Io non augurerei a un cane o a un serpente – alla più bassa e disgraziata creatura della Terra – non augurerei a nessuna di queste creature ciò che ho dovuto soffrire per cose di cui non sono colpevole. Ma la mia convinzione è che ho sofferto per cose di cui sono colpevole. Sto soffrendo perché sono un anarchico, e davvero io sono un anarchico; ho sofferto perché ero un Italiano, e davvero io sono un Italiano.”
Bartolomeo Vanzetti, 9 aprile 1927, a Dedham, Massachusetts.
23 dicembre 2024 🐈gattapazza

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