“Casa” -di Erri De Luca


Casa ~ di Erri De Luca
“Chi non ha casa adesso non l’avrà, chi è solo a lungo solo dovrà stare…”
I versi di Rilke mi rappresentavano durante la età giovane. Poi è venuto il tempo della casa. Esco, chiudo la porta, torno e infilo la chiave nella serratura. L’abitudine mi fa considerare normali questi gesti. Sono invece privilegi.
Nel mondo la normalità è l’esilio, gente sballottata via dalle stanze da parte di terremoti, incendi, eruzioni, da parte di guerre che sono terremoti, incendi, eruzioni. Beniamino della sorte è chi ha un tetto, un letto, la chiave di una porta. Chi torna al suo numero civico la sera e lo ritrova come lo ha lasciato al mattino.
Beniamino di buona sorte chi non sta in accampamenti, tende, sotto pioggia che diventa fango, sotto il vento che fa scricchiolare i paletti di sostegno, i figli senza scuola. Da dietro i doppi vetri vedo gli scrosci a catinelle, vicino al fuoco del camino sto al riparo dall’inverno.
Allo schermo ci sono le notizie di chi non ha più casa, la mia eccezione è di non fare parte delle notizie. Con questi pensieri sottosopra, la chiave che apre la porta di casa mi diventa pesante e preziosa più di qualunque metallo, il bicchiere di vino sulla tavola un salmo di ringraziamento.
Erri De Luca, 3 febbraio 2025
condiviso da 🐈 gattapazza 13 febbraio 2025

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