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Elogio della follia 🤪 Erasmo da Rotterdam

Citazioni da un libro in cui la Follia parla in prima persona, non sono una conoscitrice di Erasmo da Rotterdam, bene che non mi inoltri nell’esegesi del libro e dell’autore, nella speranza che io riesca (ma non sarà così, perchè tendiamo tutti alla normalizzazione), a continuare il percorso verso una follia che salva, propongo alcune frasi.

👉Sono due i principali ostacoli alla conoscenza delle cose: la vergogna che offusca l’animo, e la paura che, alla vista del pericolo, distoglie dalle imprese. La follia libera da entrambe. Non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi.

👉Eppure, ve lo assicura la Follia in persona, uno è tanto più felice quanto più la sua Follia è multiforme.

👉Tutta la vita umana non è se non una commedia, in cui ognuno recita con una maschera diversa, e continua nella parte, finché il gran direttore di scena gli fa lasciare il palcoscenico.

👉La mente umana è fatta in modo tale che è molto più suscettibile alla menzogna che alla verità.

👉Per un mortale, è vera saggezza non voler essere più saggio di quanto non gli sia concesso in sorte, fare buon viso all’andazzo generale e partecipare di buon grado alle umane debolezze. Ma dicono, proprio questo è follia. Non lo contesterò, purché riconoscano in cambio che questo è recitare la commedia della vita.

👉Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Solo se fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di una eterna giovinezza.

“Vedo che aspettate una conclusione: ma siete proprio scemi, se credete che dopo essermi abbandonata ad un simile profluvio di chiacchiere, io mi ricordi ancora di ciò che ho detto. Un vecchio proverbio dice: “Odio il convitato che ha buona memoria”. Oggi ce n’è un altro: “Odio l’ascoltatore che ricorda“.
Perciò, signori miei, illustri seguaci della follia, addio!
E quando avrete finito di applaudirmi non dimenticate di bere un bicchiere alla mia saluto!

Erasmo da Rotterdam, Elogio della follia