ARTICOLO DI PENNA A SFERA 🖊

Qualche mese fa teorizzai, (modestamente per carità), un processo di regressione culturale, politica, sociale, religiosa in atto almeno già da un decennio.
Ribadisco per intero questa ipotesi.
È in questo contesto regressivo mondiale che vanno letti gli avvenimenti in corso.
L’attacco alla democrazia liberale, ai diritti umani, allo stato di diritto, agli organismi internazionali, non proviene da un unico attore.
Ma da più attori tutti accomunati dalla dinamica regressiva.
La dinamica regressiva è ormai estesa anche a società come quella americana che, in tal senso, ora esprime un vertice politico in linea con tale dinamica.
Si associa a ciò la realtà di un capitalismo così accentuato da ipotecare la politica asservendola totalmente a criteri economici e a interessi ben precisi, sottraendole le dimensioni tipiche della democrazia di cui sopra.
Si spiegano, in tale contesto, le clamorose, ma non sorprendenti, convergenze tra la presidenza USA e le autocrazie come quella russa, ma non solo.
Se la democrazia è percepita unicamente come ostacolo alla rapidità delle decisioni, freno alle iniziative economiche, questo conferma il carattere regressivo di questa nuova-vecchia politica, caratterizzata da una VERTICALIZZAZIONE del Potere, nella sola dimensione del potere Esecutivo, eliminando i classici contrappesi tra i Poteri (legislativo, esecutivo, giudiziaro), manifestando una spiccata avversione verso l’opposizione parlamentare e verso le regole garantite dal potere giudiziario.
In realtà al fondo c’è l’idea che i cittadini la devono smettere di sentirsi protagonisti della vita democratica attraverso l’espressione della loro volontà con le elezioni.
E peraltro c’è da dire che la sovranità popolare era stata già messa a dura prova in questi ultimi anni.
Il fatto che si insiste sull’ulteriore svuotamento della volontà popolare (popolo sovrano), è la dimostrazione definitiva della REGRESSIONE.
Che dire?

Scrivi una risposta a FA minore Cancella risposta