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Articolo di Penna a sfera

Per ora noi europei siamo alle RETROSPETTIVE.

Al guardare ciò che è accaduto, al percorso regressivo intrapreso dagli Usa per poi attendere e paventare ulteriori frane, in un incerto futuro, che più incerto non si può.

Ci possono in tale situazione motivi di PROSPETTIVA?

Sono convinto di sì.

Partiamo dai due DATI DI FATTO.

Il primo è il ritiro della protezione americana all’Europa

Il secondo è la decostruzione dello stato di diritto, della democrazia, l’attacco ai diritti umani eccetera.

Si capisce che i due DATI DI FATTO non sono separati uno dall’altro.

Se il disegno americano è trasformare gli Usa in un SISTEMA AUTOCRATICO e esportare nel contempo, stavolta non la democrazia, ma l’autocrazia, il primo passo è di indebolire le democrazie lungo tre strade.

La prima è togliere sicurezza agli stati democratici, chiudendo l’ombrello militare. È un gesto efficace. Non sono chiacchiere o vaghe minacce. È un azione concreta!!

La seconda strada è favorire le forze politiche sovraniste e nazionaliste per introdurre elementi dissolutori dell’Unione Europea. Tanto è battuta questa strada che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Elon Musk e il sostegno alla AFD tedesca è solo una prima e più evidente conferma. Ma altre si trovano!!

La terza strada è l’ ATTACCO ECONOMICO, rappresentato dalla fenomenale battaglia dei DAZI da imporre non solo ai paesi europei.

Un corollario è rappresentato dalle mire espansionistiche nei confronti del Canadà (che ricordo avere come capo di stato il Re di Inghilterra), della Groenlandia, di Panama e di tanto altro ancora. Magari domattina ci saranno altre novità.

Per tutto questo una reazione intelligente e efficace deve tenere insieme tutti i DATI DI FATTO descritti insieme a tutte le derivate.

La REAZIONE prevede di rispondere a un’ AZIONE.

1) Se l’ AZIONE americana ci toglie protezione militare ciò significa che si viene a creare un vulnus, ciò significa che è un’ AZIONE OSTILE. Davanti a quell’improvviso vuoto che REAZIONE c’è?

Non entro nel merito della caotica querelle, rispetto al riarmo europeo, combattuta tra fautori e detrattori.

A me interessa che a quel problema improvviso causato dagli Usa, si studi la situazione, ci si confronti, si dibatta, al di fuori di rigidi schemi.
Si deve partire dal fatto che il problema c’è, innegabilmente c’è.

2) Se l’ AZIONE americana indebolisce la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani, l’economia che si fà?
La REAZIONE dovrebbe essere quella di arginare e togliere consenso elettorale a tutte quelle forze politiche che direttamente o indirettamente sono FUNZIONALI all’ AZIONE AMERICANA.

3) Se l’ AZIONE AMERICANA si configura come una guerra economica la REAZIONE dovrebbe essere unanimemente economica e valida per tutti gli stati in modo compatto.

In tutto questo non si deve dimenticare la vocazione dell’Europa alla pace. Per questo serve un’Europa più unita che cresca come soggetto politico capace di peso e di iniziative ficcanti. Grande capitolo questo che prefigura un nuovo soggetto politico europeo. Chiamiamolo come ci pare, ma facciamolo nascere. Una gestazione di circa settanta anni mi pare sufficiente. Al parto, al parto!!!

CONCLUSIONI

La partita è grossa e necessita della partecipazione sentita dei popoli europei in attività di riflessione e conoscenza della situazione.

Di intellettuali e studiosi che nei propri campi sappiano contribuire alla
REAZIONE .

Così anche di politici illuminati e valenti che sappiano rinunciare alle tattiche e alle strategie egoiste e inutili e sappiano essere all’altezza del gravissimo momento con una REAZIONE potente.

Segnali di reazioni ci sono già. Frammentate, non univoche, a volte divise tra loro.

Ma ci sono!!

Perché la civiltà e la storia non tornano indietro.

Possono farlo per brevi periodi. Ma poi…

Fermiamo la REGRESSIONE o ci travolgerà tutti.

Ci sono ragionevoli speranze di farcela!!!

25/3/ 2025   Penna a sfera🖋️