
Una domanda oggi, proprio oggi .
L’arcobaleno, una leggenda, un racconto inventato narra che gli animali quando muoiono salgono sul ponte dell’arcobaleno, li’ si fermano felici con altri animali e se hanno vissuto con noi ci aspettano.
Leggenda tenera e bella, come fossi una bambina mi piace pensare che tu sia lì, perché amavi gli animali, ti piacevano i libri che raccontavano storie di animali, documentari sugli animali, carezzavi e giocavi con i nostri gatti.
Tu che sei stata amore e disperazione, dolore e bellezza, forza e fragilità estrema, lontana da me e dentro di me per anni come una domanda senza risposta.
Tu che sei stata tutto quello che volevo e ti perdevo, perché tu ti perdevi, e io bambina ti cercavo negli altri, in ogni gesto e carezza di mio padre, di mia nonna, nei miei spostamenti randagi da parenti che si occupassero di me, ma io avevo bisogno solo di te, però tu ti eri persa, eri altrove, a sfiorare la morte, nel tuo silenzio vuoto, nel tuo sguardo spento.
Poi ti ho ritrovata, ed è arrivato il tempo dell’amore e della vita dura, ma affrontata insieme, perché eri uscita da quel buio angosciante, allora sei stata mia e siamo state “nostre”, accanto a me quando ero fragile e io accanto a te quando sei diventata tu la mia bambina e non ti ho lasciato nemmeno quando la tua sedia aveva le ruote, ti sollevavo con fatica, sistemando i cannelli dell’ossigeno.
Fino all’ultimo sei stata mia, quando mi sorridevi quando rientravo dal lavoro, nessuno aveva quella luce negli occhi che avevi tu quando mi vedevi arrivare.
Ti avevo persa, ti ho ritrovata e sei stata mia fino a quei dieci giorni in piena pandemia dove non sono potuta stare con te , ad ascoltare il tuo respiro che si allontanava.
Il tuo respiro che era anche il mio, lo strazio di non poterti cullare come una bambina mentre la morte ti portava via.
Solo la morte ci ha diviso , la malattia della tua gioventù, i tuoi ricordi neri, la nostra lontananza forzata dalla tua vita sconvolta non ci hanno mai separato.
La morte si’, la morte separa, separa i corpi mamma, noi non ci lasceremo mai, ti avevo persa e ritrovata nemmeno alla morte consentirò di allontanarci ancora.
11 maggio 2025. Paola

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