L’attesa infinita di un cane
Il racconto dell’ amore senza limiti di un cane, ringrazio Flavio Almerighi per il suggerimento prezioso.

Immagine generata con AI
Ho visto passare un po’ di luce sotto le tavole che chiudevano il posto dove io dormivo. Ma sentivo anche delle voci fuori. Umani che ridevano, che parlavano. Ho annusato l’aria ,era fresca, sentivo profumi diversi forti e meno forti, allora ho capito, oggi sarei stato con il mio giovane padrone per andare insieme a correre, lo avrei aiutato a trovare animali da mangiare. Lui la chiama “caccia”, sì dovevamo andare a caccia.
Si apre la porta arriva il verde dei prati e il sole, lui è entrato per prendermi e mi chiama “Argo andiamo, dai andiamo”!
Era un umano giovane con occhi grandi, denti bianchi come i miei, anche io sono giovane, sono un cane giovane e so di essere molto bravo nella “caccia”. Mi ha portato fuori insieme ad altri cani e lui era insieme ad altri umani. So che lo chiamavano “re”, ma io non so che vuol dire “re”, ma deve essere importante lui era il capo di tutti gli umani della città dove vivevamo, “Itaca”. Ma era soprattutto l’umano che io amavo, avrei dato la mia vita per lui.
Ero agitato, volevo correre, ogni tanto gli saltavo sulle gambe forti e lui faceva un suono bello e mi guardava, “fermo Argo fermo, ora andiamo”!.
Siamo partiti, il mio cuore quasi scoppiava per la gioia, mentre io e il mio padrone correvamo sull’erba, era veloce quasi quanto me, era bello, forte, le sue gambe e le mie zampe sembravano non toccare la terra, avevamo lo stesso respiro, anche i nostri cuori battevano insieme, io lo sentivo.
Il mondo era nostro, il cielo era nostro e l’erba che calpestavamo era nostra, mia e sua , in quel momento eravamo nello stesso vento, un vento forte . Poi ecco mi fermo, sento l’odore di un animale, uno di quelli che il mio padrone voleva , lo chiamo e chiamo gli altri umani con lui girando intorno ad un cespuglio. Arrivano di corsa con i loro ferri lunghi e appuntiti, io giro intorno al mio umano e lui ha in mano un piccolo animale ed è contento, mi accarezza, “bravo mi dice , bravo!!!!
Noi cani non sappiamo contare il tempo, il mio re manca da tanto, tante lune e tanti soli si sono spenti e accesi, Itaca è sporca, uomini cattivi urlano per le strade, io ho paura e mi nascondo, non sento più il profumo dell’erba e del vento, non sento l’odore del mio padrone, non sento la voce del mio re.
Le mie zampe non hanno forza, il mio pelo non è più lucido e bello come quando “lui” mi accarezzava. Voglio dormire per sognare le nostre corse nel vento, vorrei non svegliarmi più, come succede agli umani e agli animali che muoiono.
Sono vecchio, molto vecchio, ho un dolore nel cuore, lui mi manca, sono un cane e io amo senza farmi domande, lo aspetto e lo aspetterò per sempre, lo so, io lo so , lui tornerà.
Stavo fermo un mattino senza più forza, ero sporco, l’odore era cattivo intorno a me, sentivo che la mia vita stava finendo, no, non poteva finire senza il mio re, ma mancava poco, noi animali lo sappiamo.
Avevo gli occhi annebbiati dalla vecchiaia e vedo un uomo chiedere cibo a un angolo della strada, capelli e barba argento, sporco come me, forse vecchio come me.
Poi alza lo sguardo verso di me e muove la mano, ma gli occhi, quegli occhi io li conosco, sì sono gli occhi del mio re!
Ti riconosco amico mio, sento il petto che si gonfia per la felicità, allora torneremo a correre insieme, a cacciare, veloci come il vento senza sfiorare l’erba?
Mi avvicino, mi trascino un po’ finché la mano ruvida del mio re tocca il mio naso, i nostri respiri un solo respiro, i nostri occhi un solo sguardo, sono talmente felice che so che il mio cuore impazzirà e si fermerà, ma tu sei qui niente ha più importanza, il mio sguardo sarà il mio ultimo saluto.
Ora posso morire Odisseo, tu sei mio re , il mio umano amato più di me stesso, ora ti ho ritrovato, posso andare per sempre, non conosco la morte chissà se si sogna , ma se si sogna sognerò il cielo sotto i nostri piedi e noi ancora giovani.
Non ho più prede da regalarti ma sono felice di averti rivisto, ora posso andare per sempre, ti regalerò l’ultimo sospiro del tuo vecchio cane.
12 settembre 2025 🐈gattapazza

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