
Ci aggiriamo curvi a testa bassa sull’ultimo pianeta,
abbiamo occhi che non vogliono più vedere ,
braccia che non sanno sostenere,
pennelli che non sanno dipingere,
violini con corde spezzate che non regalano musica,
sordi ai lamenti di un pianeta che muore,
muti perché la voce è ferma in gola,
insieme alle madri dei soldati,
insieme ai bambini con corpi stracciati,
la speranza è morta sull’ultimo pianeta,
insieme al dolore che non conosce sollievo,
la vita si sta spegnendo sull’ultimo pianeta,
la speranza esiliata,
la speranza circondata da avvoltoi,
che non volano,
hanno valigette e smartphones,
pronti all’apertura delle Borse.
16 settembre 2025 🐈⬛gattapazza

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