Racconti randagi (13)

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Paco e José

Dei paletti di legno ci tenevano separati dalle femmine, noi giovani tori eravamo sempre controllati dagli umani. Cosa strana, noi dobbiamo fare l’amore quando gli umani vogliono.

Io sono giovane, oggi l’aria è fresca, mi piacerebbe fare l’amore, sento l’odore delle femmine, lo sentono anche gli altri giovani tori accanto a me. Entra un umano dalla pelle scura, non più giovane come me, Amir, arriva con erba fresca e cibo, il padrone ci vuole forti, forse vuole farci lavorare insieme ad Amir.

Io credo di piacere ad Amir, perché mi chiama, “Paco, mi dice, mangia Paco”! Quando mi chiama mi fa vedere i suoi denti storti, gli occhi diventano allegri, a me piace Amir, vorrei fargli capire che non gli farò del male, il padrone lo chiama “vecchio”, non so cosa vuol dire, forse perchè ha la testa un pò grigia e cammina curvo, io non faccio del male a un umano vecchio.

Le giornate passano tutte uguali ma un giorno, un brutto giorno, tutto è cambiato. Il padrone insieme ad altri umani è entrato nel recinto, mi guardavano e dicevano “è bello questo toro, è giovane e deve essere molto forte prendiamolo!“ In due mi hanno tenuto con le corde e mi hanno portato verso un carro con le ruote, ci sono salito sopra attraverso una tavola, era un carro chiuso.

Sentivo il rumore di quella cosa che fa muovere il carro, il motore, ero al buio, avevo paura, perché non ero più in campagna, perché non facevo più l’amore, dove mi portavano? Dov’è il vecchio Amir? Volevo dormire ma non riuscivo, è passato tanto tempo, hanno aperto il carro con le ruote e sono entrato in una stanza con muri scuri, ma sentivo fuori da quella stanza tante voci di umani, ma tante! Gridavano, urlavano, fischiavano!

All’improvviso si è aperta una porta, alcuni umani sono entrati e mi hanno colpito sulla groppa per farmi uscire. Mi sono trovato in un grande spazio, tanti tantissimi umani intorno a me gridavano, urlavano,  mi sentivo nervoso, cosa volevano da me?

Poi hanno cominciato a urlare un nome, “José José”!!! Davanti a me ho visto un giovane umano vestito in maniera strana, che si muoveva in maniera strana, aveva un grande panno tra le mani, mi girava intorno e mi sventolava il panno davanti al muso. Sei José ? Cosa vuoi? Hai cibo per me? Cosa vuole questa gente che urla? E’ una cosa come “la fiera” dove gli umani ci comprano?

Ma José continuava a girarmi intorno e  io stavo diventando nervoso, molto nervoso, soffiavo forte con il naso fino ad alzare la terra come se soffiasse il vento, il mio cuore batteva forte perché non capivo cosa voleva quell’umano da me, poi un dolore forte a un fianco!

Un uomo a cavallo è arrivato con un ferro sottile in mano e lo ha infilato nel mio fianco, sentivo dolore, sentivo l’odore del sangue avevo paura ma ero anche molto arrabbiato.

Ho guardato Josè, l’ho guardato negli occhi,  ma lui si girava verso gli umani intorno a lui, sventolando il panno , sembrava contento delle grida degli umani.

L’uomo a cavallo è tornato di nuovo e mi ha colpito ancora, ancora, ancora, sentivo più dolore e l’odore del mio sangue, ho iniziato a inseguirlo, ma Josè aveva un ferro ancora più grande in mano e lo muoveva in aria insieme al panno.

Si è avvicinato, io mi sono fermato a guardarlo soffiando forte e scuotendo la testa. Poi ho alzato polvere con le zampe, ero pronto! Sì ero pronto a ucciderlo , ero pronto a farlo morire, come muoiono gli animali, come muoiono gli umani. Ho iniziato a correre verso di lui, impazzito per la rabbia.

José allora mi ha colpito, un colpo forte, dalla mia schiena scendeva ancora tanto sangue, che scorreva fino alle mie zampe, ma io ero forte e correvo portando sulla schiena i ferri attaccati che mi aveva lanciato l’uomo a cavallo.  

Sentivo però che José era nervoso, perché stava passando molto tempo, ed io ero vivo, io non voglio morire, io non voglio morire , voglio fare l’amore in mezzo al verde, voglio tornare dal vecchio Amir, vorrei che lui fosse qui per aiutarmi. Ma le persone intorno a me iniziano a fischiare, troppo tempo era passato per José e io ancora non ero morto, José era nervosissimo, si girava verso gli umani che gridavano, gridavano, ma questa volta urlavano  il mio nome “Paco! Paco! E battevano le mani.

Gli umani che urlavano intorno a me avevano deciso che io non sarei morto, sono rimasto fermo ma ancora in piedi, non sentivo più dolore, correvo, poi mi sono fermato e ho guardato José negli occhi, aveva grandi occhi neri come me, non abbassava lo sguardo ma era arrabbiato, io non abbassavo lo sguardo perché avrei voluto ucciderlo, anzi ero pronto a ucciderlo . Perché giovane umano mi hai fatto questo? Lo guardavo negli occhi, eravamo fermi tutti e due.

Poi Josè ha buttato il panno in terra si è voltato per uscire da quella grande piazza. Sono entrati di corsa altri uomini, alcuni vestiti di verde, tutte le persone intorno urlavano e battevano le mani e ripetevano il mio nome . Gli uomini vestiti di verde mi hanno portato via insieme ad altri uomini. Avevo vinto io, ero molto forte e lo stupido umano  aveva perso troppo tempo senza uccidermi. Gli stupidi umani che guardavano avevano deciso che io non dovevo morire e che gli uomini con il vestito verde mi avrebbero curato .

Sono tornato in campagna, dopo tanto tempo di cure, Amir è sempre lì, curvo e stanco, ma mi sorride e mi dà il cibo con le mani con le dita piene di righe, ma io sono forte e difenderò il vecchio Amir, lui lo sa.

Il padrone non mi manderà più in quel grande posto con la gente che urla. Sono un toro ferito, non sono più buono per combattere, ma il padrone mi tratta bene, pensa che farò figli forti come me e faccio l’amore quando voglio, spero che non mandi i miei figli a morire in quella grande piazza! Non potrò combattere e sono contento, non mi interessa combattere come piace agli umani stupidi, chissà se un giorno incontrerò José?

Guardo l’erba verde e penso che se anche José fosse ora davanti a me mi girerei e me ne andrei, perché io sono forte, più forte di lui, stupido umano! Sono più forte della voglia di sangue che hanno gli umani, stupidi come lui!

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La tauromachia, seppur conosciuta da millenni è stata messa al bando in molte zone della Spagna e non solo. Perfino la Chiesa Cattolica ne ha denunciato l’inutile crudeltà, tuttavia ancora viene praticata nella forma più violenta, quella che prevede l’uccisione del toro perfino in Francia. In altre zone viene solo mimata senza uccisione , ma il toro comunque subisce uno stress inutile.

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La grazia per il toro  fonte Wikipedia 

https://it.wikipedia.org/wiki/Corrida

Se il comportamento del toro in combattimento è giudicato eccezionale, può succedere che si decida di salvargli la vita per farne un riproduttore, cosicché tramandi le sue caratteristiche alle generazioni successive; un tempo questo evento era rarissimo, ma oggi avviene con sempre maggiore frequenza. Questo premio è definito indulto (grazia) e costituisce il massimo premio per il toro. In questo caso, la stoccata è soltanto simulata. La Ley taurina impone che essa venga eseguita con una banderilla a cui viene di solito spezzata la punta; alcuni toreri, come Enrique Ponce, preferiscono tuttavia simulare il colpo mortale a mani nude.

Il toro viene poi fatto rientrare nei corrales con l’ausilio dei capotes, o, se questo non dovesse bastare, guidato da una mandria di buoi, spesso tenuti nei recinti delle arene proprio per questo scopo. In casi eccezionali, come quello del famoso Belador, toro graziato nell’arena di Las Ventas di Madrid su richiesta del torero Ortega Cano, può essere necessario l’intervento di un cane da pastore.

Cure dopo l’eventuale indulto

Il toro indultado diventa oggetto di tempestive cure veterinarie, volte a farlo guarire e recuperare il più in fretta possibile per farne un riproduttore (semental).

Una prima cura viene realizzata dallo staff medico dell’arena sempre presente all’interno dei corrales, i recinti dove gli animali vengono portati qualche ora prima della rappresentazione, anche per prestare soccorso ai toreri eventualmente feriti. Prestare i primi soccorsi all’animale è un’operazione molto difficile: il toro è ancora molto scosso e nervoso e occorre quindi immobilizzarlo con funi all’interno di un cassone. Dopodiché le ferite vengono lavate con abbondante soluzione disinfettante e un chirurgo veterinario provvede alla rimozione degli arpioncini delle banderillas rimasti nella carne con un bisturi affilato. L’asta lignea viene di solito recisa con un troncarami.

In seguito, dopo aver anestetizzato il toro, un chirurgo esperto provvede all’esame delle ferite (quelle provocate dai puyazos sono spesso molto profonde e abbastanza gravi), alla rasatura del pelo in prossimità delle stesse e all’inserimento di sonde per il drenaggio e lo scolo dei liquidi, quindi le aperture vengono suturate.

26 ottobre 2025 🐈gattapazza


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23 risposte a “Racconti randagi (13)”

  1. Avatar ziokos

    L’unica volta a cui ho assistito a una corrida è stato in Francia. Ci siamo capitati per caso e la curiosità ci aveva spinto ad andare ma non ci era piaciuto, per la nostra cultura è una inutile crudeltà.
    Però sarebbe da approfondire (cosa che personalmente non ho mai fatto) il significato storico e culturale di questa manifestazione prima di dare facili giudizi.
    Buona domenica 🐈‍⬛🤗

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    1. Avatar gattapazza

      Se fai in giro su Wikipedia troverai che ha radici addirittura nella civiltà greco-romana.
      Ma dovremmo anche evolverci e superare definitivamente un’atroce e inutile sofferenza.
      Grazie ziokossss buona domenica 🌹

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  2. Avatar almerighi

    La corrida è una barbarie, il tuo racconto dal punto di vista del toro è tenerissimo

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    1. Avatar gattapazza

      Da tempo avevo Paco in mente, tanto che ormai mi ero affezionata.
      Si’ è tenero perché gli animali necessitano dell’essenziale, il cibo, l’aria e “fare l’amore”, ♥️🌹
      Grazie Flavio🌹🌹

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  3. Avatar massimolegnani

    temevo l’agonia del toro, felice per la grazia. Ma la corrida resta comunque uno spettacolo indegno.
    ml

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    1. Avatar gattapazza

      Paco ormai mi era familiare e volevo che vincesse questa terribile partita, poi mi sono informata scoprendo che quando il torero non riesce a sopraffare il toro entro un determinato tempo, il pubblico può decretare una specie di indulto.
      Come dici tu, resta uno spettacolo indegno , arcaico e senza senso!
      Grazie!

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  4. Avatar unallegropessimista

    Inaccettabile nel 2025

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    1. Avatar gattapazza

      In un modo sempre più sensibile alla sofferenza animale e’ inaccettabile esatto!!
      Buona serata Allegro🌹

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  5. Avatar worldphoto12

    COMPLIMENTI PER LA NUOVA IMMAGINE DEL PROFILO.

    BUONA DOMENICA .

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    1. Avatar gattapazza

      😁mi sono divertita a trasformare una foto, da sola e senza AI perciò con le sue imperfezioni 😉

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      1. Avatar worldphoto12

        TROPPO MODESTE…… I MIEI PIU’ VIVI COMPLIMENTI.
        BUONA SERATA

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  6. Avatar guido arci camalli

    Bello mi piace… molto interessante

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    1. Avatar gattapazza

      Grazie!! 🙏

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  7. Avatar buio dentro - diario di un abusato

    La corrida è una delle torture più crudeli ed insensate che esistano. Non riesco a capacitarmi come nell’era iperdigitale ci siano ancora bestie che si esaltano guardando queste barbarie. Mi è venuto da piangere leggendo.

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    1. Avatar gattapazza

      In effetti è stato pesante anche leggere wikipedia per le informazioni.
      Un abbraccio Buio🌹

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  8. Avatar silviatico

    Un bel racconto che ho molto apprezzato, soprattutto perché affronta la staria dal punto di vista dell’animale e per il finale.
    Grazie🌹

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    1. Avatar gattapazza

      Per fortuna è sempre più frequente “la grazia”per i tori, resta una pratica inaccettabile.
      Grazie🌺🌺

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  9. Avatar Nemesys

    Il tuo racconto della voce del toro è molto tenero, povere bestie! La corrida è crudele più che mai l’ho sempre detestata. Brava Paola, buon inizio settimana 🥀👏

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    1. Avatar gattapazza

      Grazie, in effetti e’ una barbarie ♥️
      Buona settimana anche a te ♥️

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  10. Avatar baglio2013

    Un bellissimo racconto nella mediocrità generale. Bello e avvincente, guardando coi suoi occhi e condividendo i suoi pensieri.
    Sì, mi è piaciuto ! 🌹

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    1. Avatar gattapazza

      Grazie!!🙏 Per scrivere un racconto ci metto molto anche se Paco con la sua storia lo avevo in mente.
      Mi diverto e mi piace dare la parola a chi non ce l’ha, gli animali sono i nostri compagni di viaggio in questa vita, soffrono come noi, questa sofferenza va rispettata🌹

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  11. Avatar celeste1605

    bel racconto complimenti

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    1. Avatar gattapazza

      Grazie!!!♥️

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