La recente tempesta politica, sulle asserite dichiarazioni di un consigliere del Quirinale, valutate da una parte della stampa come segnale inequivocabile di un presunto complotto dei consiglieri del Quirinale (se non proprio del presidente della repubblica),a danno dell’attuale maggioranza di governo, in vista delle elezioni politiche del 2027, per una sua sostituzione con altra maggioranza, non mi sollecita granché di sorpresa o curiosità per il fatto in sé.
La maggioranza grida al COMPLOTTO.
Se però si situa il fatto nel CONTESTO INTERNAZIONALE e nelle sue dinamiche, si può ragionevolmente ipotizzare un altro scenario.
Se la “matrice” ideologica di tutte le Destre nazionaliste è Trump. Se questa “matrice” è quella che assalta la democrazia, che delegittima gli oppositori politici, che combatte la Magistratura e gli organi di controllo, che è allergica verso la stampa critica, che affossa i diritti umani, che promuove una VERTICALIZZAZIONE del potere nelle mani del solo esecutivo, se trasforma questo in una progressiva forma autocratica e se tanto altro ancora, allora è ragionevole e legittimo ipotizzare che il presunto e lamentato COMPLOTTO quirinalizio, sia in realtà all’opposto una “spallata” di questa maggioranza alla figura costituzionale del presidente della repubblica, in ossequio sia alla “matrice” ideologica trumpiana e sia anche al progetto di riforma del “premierato” con l’elezione diretta del premier.
Riforma che da più parti è giudicata come lesiva delle funzioni del ruolo del capo dello stato, che in tal caso sarebbe ridotto a una funzione puramente decorativa.
E poi in prospettiva chissà (ma non tanto) uno scivolamento della forma di stato verso una cosiddetta “democrazia illiberale” o “democratura”.
Mai come in questo frangente storico ogni accadimento interno va contestualizzato.
E il CONTESTO internazionale delle Destre può risultare illuminante.
22 novembre 2025 Penna a sfera🖊


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